Fruizione a distanza

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FRUIZIONE A DISTANZA

La fruizione a distanza rappresenta una delle principali innovazioni dei nuovi assetti organizzativi e didattici delineati nel REGOLAMENTO – Decreto-interministeriale-del-12-marzo-2015-linee-guida-cpia; il nuovo sistema di istruzione degli adulti, infatti, prevede che l’adulto possa fruire a distanza una parte del periodo didattico del percorso richiesto all’atto dell’iscrizione, in misura di regola non superiore al 20% del monte ore complessivo del periodo didattico medesimo.

La fruizione a distanza favorisce la personalizzazione del percorso di istruzione, sia nella possibilità di accedere a materiali didattici diversificati, sia nella misura in cui va incontro a particolari necessità dell’utenza, impossibilitata a raggiungere la sede di svolgimento delle attività didattiche per motivazioni geografiche o temporali.

La fruizione a distanza, inoltre, contribuisce allo sviluppo della “competenza digitale”, riconosciuta fra le otto competenze chiave per l’apprendimento permanente indicate nella Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del 18 dicembre 2006. Lo sviluppo di competenze nell’uso delle nuove tecnologie per l’informazione e la comunicazione, contrasta, fra l’altro, quel divario digitale che può rivelarsi nuova causa di disagio e impedire una reale inclusione sociale e l’esercizio della cittadinanza attiva.

Ai fini del REGOLAMENTO per fruizione a distanza si intende l’erogazione e la fruizione di unità di apprendimento (o parti di esse) in cui si articolano i percorsi di istruzione di cui all’art. 4, comma 1 del REGOLAMENTO mediante l’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

A tal fine le istituzioni scolastiche sedi dei percorsi di cui all’art. 4 del REGOLAMENTO provvedono alla:

  • ricognizione delle risorse interne ed esterne alla Rete Territoriale di Servizio tecnologiche, didattiche, professionali, ecc..) anche ai fini della condivisione di infrastrutture tecnologiche e materiali utili alla fruizione a distanza;
  • scelta del modello di fruizione a distanza più adeguato alle risorse individuate, al contesto e al tipo di utenza, ivi comprese le modalità di autovalutazione da parte dell’adulto del proprio processo di apprendimento;
  • progettazione per unità di apprendimento dei percorsi medesimi sulla base dei criteri precedentemente indicati (cfr. 1.13) individuando quelle da erogare e fruire a distanza, in tutto o in parte;
  • predisposizione di strumenti e modalità di verifica dell’autenticità dell’utente e attestazione di effettiva fruizione a distanza da parte dell’adulto secondo quanto previsto dal Patto formativo individuale.

In ogni caso, la fruizione a distanza, pur nella diversificazione flessibile delle forme di attuazione, si svolge secondo specifiche tecniche e tecnologiche definite dai Centri per l’istruzione degli adulti ad esito delle attività di cui all’art.6 del DPR275/99, tenuto conto anche delle indicazioni di cui al D.M. 17 aprile 2003, e relativo allegato tecnico, opportunamente adattate, ma tali comunque da:

  • privilegiare gli aspetti relativi alla multimedialità, all’interattività, all’adattività delle risorse;
  • avvalersi di un impianto teso a favorire lo sviluppo di un modello sostenibile da un punto di vista sociale, ambientale, economico, istituzionale;
  • consentire la personalizzazione del percorso di istruzione all’interno di comunità di apprendimento anche virtuali;
  • garantire la tutela dei dati personali, tramite l’adozione di tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente.

La fruizione a distanza costituisce regolare frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei limiti di cui all’art. 4, comma 9, lett. c) del REGOLAMENTO.

(Cfr.  MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DECRETO 12 marzo 2015, Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell’autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti, paragrafo 5.3)