Obiettivi
Il CPIA da massima importanza ai valori della uguaglianza e della democrazi
Contenuti
I CPIA (Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti), istituiti con il D.P.R. n. 263 del 2012 e definiti nella loro operatività con il Decreto del 12 marzo 2015, svolgono un ruolo cruciale nella strategia complessiva volta a promuovere i valori democratici, la coesione sociale, la cittadinanza attiva e il dialogo interculturale, promuovendo ampie forme di flessibilità organizzativa e didattica, e la personalizzazione dei percorsi, per sostenere la frequenza delle persone adulte con l’obiettivo di conseguire titoli di studio e per migliorare il livello delle competenze necessarie a vivere consapevolmente nella società attuale e futura. La L. n. 92 del 2012, l’Intesa in Conferenza Unificata del 20 dicembre 2012 e l’Accordo in Conferenza Unificata del 10 luglio 2014 individuano, inoltre, il CPIA quale soggetto pubblico di riferimento per la costituzione delle reti territoriali per l’apprendimento permanente.
Per questo il CPIA può rappresentare “un punto di riferimento istituzionale stabile, strutturato e diffuso per il coordinamento e la realizzazione – per quanto di competenza- di azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento rivolte alla popolazione adulta, con particolare riferimento ai gruppi svantaggiati, finalizzate, tra l’altro, a fornire un sostegno alla costruzione di propri percorsi di apprendimento, a sostenere il riconoscimento dei crediti formativi e la certificazione degli apprendimenti comunque acquisiti, e a favorire la fruizione di servizi di orientamento lungo tutto il corso della vita”.
La valorizzazione del patrimonio professionale e culturale della persona, quindi, diventa un obiettivo strategico per i CPIA che, attraverso l’organismo della Commissione per la definizione del Patto Formativo Individuale, attuano un Processo di Riconoscimento dei Crediti volto ad accompagnare il soggetto adulto a ripercorrere la propria storia personale e professionale, a rendere evidenti i propri apprendimenti pregressi e a essere esonerato da parti di percorso qualora dimostri di aver già maturato le competenze necessarie, in coerenza con la Raccomandazione del Consiglio del 20 dicembre 2012 sulla convalida dell’apprendimento non formale e informale e tenuto conto di quanto previsto dal D.Lgs. n. 13 del 2013 e dalle linee guida del 12 marzo 2015.
Il Processo di Riconoscimento dei Crediti nell’Istruzione degli Adulti, come “misura di flessibilità”, è costituito da un percorso di identificazione, documentazione, validazione, valutazione e certificazione di quelle competenze, conoscenze e abilità già possedute da una persona e coerenti con gli apprendimenti stabiliti dagli ordinamenti. Costituisce un riconoscimento formale il fatto che le persone imparano e acquisiscono molte competenze nella quotidianità, nel tempo libero, nella gestione della famiglia, nell’esperienza, nel lavoro, nell’interazione sociale, nella partecipazione ad attività sportive, nel volontariato, nel servizio civile universale.
Il percorso che nei CPIA ogni persona compie per l’accreditamento degli apprendimenti pregressi rappresenta una grande opportunità di riflessione su sé stessi, di analisi e di valutazione/autovalutazione dell’esperienza precedente, e agevola ciascuno nella rilevazione delle capacità sviluppate nel corso della vita, permettendo di focalizzare i propri punti di forza e di debolezza, e di affrontare con maggior consapevolezza il percorso di studio successivo. Il Processo di Riconoscimento dei Crediti nell’Istruzione degli Adulti è caratterizzato dai seguenti aspetti:
a) si rivolge sia a persone a bassa scolarità o qualificazione sia ad adulti già in possesso di titoli di studio;
b) è un processo durante il quale vengono valutati i risultati di apprendimento, non l’apprendimento stesso;
c) è un passaggio imprescindibile per la personalizzazione del percorso di studio;
d) rende visibili le competenze acquisite in contesti di apprendimento informali e non formali;
e) consente l’esonero dalla frequenza ai corsi;
f) valorizza le competenze dei cittadini stranieri i cui titoli di studio non possono essere riconosciuti.
(Cfr. Porcaro, Il riconoscimento dei crediti per l’istruzione degli adulti, Loescher Editore)